A soli 10 Km da Scilla, in direzione nord, sorge l’abitato di Bagnara Calabra, centro costiero molto apprezzato per le caratteristiche morfologiche del suo territorio, ma anche per la presenza di significativi monumenti storici.
Il nome della località tirrenica è storicamente accostato alla pesca e alla cucina del pesce spada. Il tratto di costa antistante, come anche il porto ed il lungomare, sono stati sempre teatro di questa attività marinara che, nei secoli, ha rappresentato il vero motore economico della cittadina, coinvolgendo tutti senza distinzioni di età o di genere. E’ facile anche oggi, infatti, incontrare lungo la strada le cosiddette Bagnarote, donne vigorose che trasportano sulla testa grandi ceste di vimini cariche di pesce freschissimo e pronto per essere venduto.
Bagnara si espande dalla marina, in cui troviamo il nucleo abitativo più grande ed il corso principale con bar e negozi, fino ai quartieri collinari panoramici, in cui si concentrano gran parte delle attrazioni architettoniche.
Passeggiando sul lungomare, mentre la colorazione azzurro-violacea del mare si mescola con la fitta vegetazione delle colline circostanti, possiamo apprezzare sullo sfondo la Torre Ruggiero, o Capo Rocchi, struttura a pianta circolare di origine normanna o aragonese da cui è possibile godere di una meravigliosa vista sullo Stretto di Messina.
Più a nord, invece, sono di grande fascino alcune grotte naturali, tra cui la Grotta del Monaco e la Grotta delle Rondini, mete ambite dagli appassionati di pesca subacquea e soste naturali per le gite in barca.
Lungo la strada statale che si lascia alle spalle il mare e risale lungo le colline pre-aspromontane, fino a raggiungere i 600 metri s.l.m., si ergono i principali monumenti del centro tirrenico; dalla Chiesa del Carmine del XVIII secolo, splendido esempio di architettura tardo barocca, passando per il Palazzo Ducale dei Ruffo che domina il promontorio di Marturano, fino ad arrivare alle tre grandi arcate del Ponte Caravilla, opera unica nel suo genere ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
La scoperta dei tesori nascosti passa anche dai prodotti tipici del luogo; il comune reggino è infatti rinomato per la produzione del pane in località Pellegrina e per il torrone con denominazione IGP.
Sulle stesse strade è possibile conoscere anche il lavoro dei tanti ceramisti bagnaresi, diverse botteghe in attività si susseguono a bordo strada e danno la possibilità ai passanti di apprezzare le opere esposte al loro interno.