La Cattedrale di Reggio Calabria è il più grande edificio sacro della regione ed è la chiesa di riferimento dell’Arcidiocesi Reggio-Bova.

La costruzione dell’attuale struttura neoromanica fu resa necessaria dopo gli eventi catastrofici del terremoto del 1908, che compromisero il precedente tempio in stile tardo barocco. I lavori di riedificazione partirono nel 1917 sul progetto originario di Padre Carmelo Angiolini e furono ultimati nel 1929 con la costruzione del relativo campanile.

Nei secoli passati gli eventi legati al duomo della città sono stati innumerevoli e ne hanno condizionato irrimediabilmente il corso della sua storia; una serie considerevole di eventi naturali e di vicende umane hanno modificato l’impatto architettonico e simbolico, pur interessando sempre la stessa area del centro cittadino.

Il primo edificio venne eretto nel secondo millennio, quando la popolazione normanna, guidata da Roberto il Guiscardo, sconfisse i Bizantini e ordinò la costruzione di una nuova cattedrale sotto l’egida del Papa di Roma, lasciando alla comunità di etnia greca la vecchia cattedrale “La Cattolica” come luogo di culto.

Risalgono al XVI secolo, invece, i saccheggi e gli incendi provocati dalle incursioni turche. Gli eventi portarono alla ricostruzione della cattedrale, a diverse opere di restauro e alla conseguente riconsacrazione.

Quando non furono gli uomini a determinare il destino della principale sede ecclesiastica reggina, ci pensarano i terremoti. Una prima volta nel 1783 quando il sisma creò seri danni al tempio tardo barocco edificato pochi decenni prima e fu necessaria un’accurata fase di ripristino ed una seconda volta, nel 1908, quando i tragici eventi portarono a quella che fu l’ultima riedificazione del sito.

Oggi la Cattedrale si presenta in tutta la sua imponenza nella centralissima Piazza Duomo. Sulla scalinata risaltano le statue di San Paolo e Santo Stefano da Nicea, entrambe dello scultore calabrese Francesco Jerace, mentre sulla facciata sono degni di nota i tre portali in bronzo inaugurati nel 1988 in occasione del XXI Congresso Eucaristico Nazionale.

L’ampio interno ha una pianta basicale a tre navate e si caratterizza per la presenza di grandi vetrate policrome che rendono luminosi gli ambienti. Apprezzabili sono le numerose opere custodite, in particolare la Cappella del SS. Sacramento del 1539, raro esempio di barocco nella Calabria meridionale, dichiarato Monumento Nazionale e trasferito dal vecchio sito nella nuova cattedrale.

L’interno della Cattedrale è anche il luogo in cui viene custodito il quadro della Madonna della Consolazione, patrona principale della città, dal secondo sabato di Settembre fino all’ultima domenica di Novembre, giorno in cui ritorna alla sede naturale della Basilica dell’Eremo.